Per gli occidentali è un modo un po' diverso di vedere le cose e per molte persone è un modo per smettere di dire : "è colpa di quello che mi ha attraversato la strada" , "è colpa della pioggia" , "è stato cattivo il prof", iniziando invece a dire, ad esempio "non ho studiato abbastanza".
Oggi bellissimo esempio col il mio compagno. Finalmente ci siamo decisi ad andare a lavare la macchina: per me che punto al risparmio significa andare al lavaggio manuale, lui invece che odia il lavaggio manuale, voleva assolutamente andare a quello automatico. Proponendogli di pagare io l'obiettivo era di riuscire a portarlo al lavaggio manuale ma purtroppo alla prima difficoltà ha voluto prendere, e guidando anche piuttosto pericolosamente, e andare via. E con più era arrabbiato, con più guidava rabbiosamente, con più incontrava altri autisti indecisi che ad esempio mettevano la freccia ma non voltavano, che frenavano senza motivo o improvvisamente traffico. In quel momento l'ambiente stava rispondendo al suo stato di collera.
<<La mancanza di dualismo fra vita e ambiente, in seno al principio di ichinen sanzen, è definita con il termine esho funi, composto dalla contrazione di eho (ambiente oggettivo) e shoho (vita soggettiva) e dalla già nota "non dualità", espressa dai caratteri fu e ni. A questo proposito, sempre nel Conseguimento della Buddità in questa esistenza Nichiren afferma: "è chiamata Legge mistica perché spiega la relazione di mutua compenetrazione tra la vita e tutti i fenomeni. [...] 'Mutua compenetrazione tra la vita e tutti i fenomeni' significa che la vita in ogni istante abbraccia il corpo e lo spirito, l'io e l'ambiente di tutti gli esseri senzienti in ognuno dei dieci mondi e dei tremila mondi, come pure tutti gli esseri insenzienti: le piante, il cielo e la terra, fino alla più piccola particella di polvere. La vita in ogni istante permea l'universo e si manifesta in tutti i fenomeni. Chi si risveglia a questa verità realizza la mutua compenetrazione tra la sua vita e tutti i fenomeni. [...] Leggiamo ora per intero la frase di Nichikan cui avevamo accennato all'inizio del capitolo: "In ogni vita è contenuto l'intero universo, in ogni momento della sua esistenza. Viceversa, ogni momento di vita permea in continuazione l'intero universo. Ogni istante di vita è un granello di polvere che contiene gli elementi di tutti i mondi dell'universo. è una goccia d'acqua la cui essenza non differisce minimamente dall'essenza dell'immenso oceano.>> (Il Buddismo di Nichiren Daishonin, Esperia, 2007).Cambiare la prospettiva classica a una prospettiva di esho funi significa allo stesso tempo l'acquisizione della consapevolezza del nostro infinito potenziale. Siamo noi che possiamo influenzare l'ambiente e così facendo prendere le redini della nostra vita.
Allo stesso modo recitare Gongyo e Daimoku mattina e sera ci mette a ritmo con l'universo potendo così incontrare e sfruttare quelle "coincidenze" (se proprio vogliamo chiamarle così), che ci fanno filare la giornata.
A volta capita che se anche uno conosce la teoria, si senta sopraffatto dall'ambiente. L'importante è ricordarsi che la Buddità è già dentro ognuno di noi e che pertanto ognuno di noi ha infinite potenzialità.
<<La fragranza interna otterrà protezione esterna>> (I tre tipi di tesori, RSND, vol.I)
grazie! claire
ReplyDeleteVerissimo, cambio io cambia l'ambiente!
ReplyDeletenel buddismo la vita è un'unità indissolubile di aspetti fisici e spirituali.Ogni fenomeno,materiale o spirituale , visibile o invisibile, è manifestazione della stessa Legge fondamentale universale -o causa prima della vita- definitiva Myoho renge kyo da Nichiren Daishonin. Entrambi gli aspetti sono assolutamente inseparabili e di nuguale importanza.
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